Quadrare i conti

Scoperte inaspettate per la vita nella “professione dei numeri”.

Quadrare i conti

Lavoro come “aspirante” Commercialista in uno Studio professionale di Milano. Sono “aspirante” perché ho completato il tirocinio professionale, ma sono ancora in attesa di ottenere l’abilitazione alla Professione a seguito dell’esame di stato. Nato e cresciuto in Brianza, sono sposato, ho un figlio di un anno e 3 mesi e un figlio nella pancia che arriverà a novembre. Mi sono laureato nel 2015 in Economia e Legislazione di Impresa, e ho cominciato a fare questo lavoro quasi per caso, affrontavo un periodo di crisi nel mio percorso di studi e un’amica mi ha proposto di andare nel suo Studio per vedere cosa significava quello che stavo studiando. Mi sono subito reso conto di quanto realmente mi affascinava la vita delle imprese, tant’è che sono stato molto più produttivo accademicamente da universitario “full-time”. Ci sono tanti aspetti della mia vita che hanno aiutato il mio lavoro e molti aspetti del mio lavoro che, viceversa, hanno avuto un grande impatto sulla mia vita. In primo luogo una considerazione molto pratica: per tutti gli italiani, avere un amico o un familiare che abbia dimestichezza con fisco e burocrazia, due componenti vitali apparentemente privi di qualsiasi logica, è sempre utile, soprattutto se la moglie ha studiato lingue e ha difficoltà a calcolare gli sconti del supermercato. Passando alla parte più importante, la mia storia personale (università-famiglia-amici) mi hanno educato a guardare la realtà con sincerità e mi hanno fatto scoprire che essere curiosi di scoprire il significato delle cose, rende tutto molto più divertente. Inaspettatamente, ho scoperto che nel mondo del “commercialismo” non c’è nulla di più vero. Lavorare quotidianamente con numeri e leggi (che sono tante, complesse e nella maggior parte dei casi molto astratte) richiede la necessità di considerare anche le virgole, perché sia nei numeri che nelle leggi una virgola può ribaltare la vita di un imprenditore. L’aspetto che più mi affascina nel mio lavoro è proprio quello di accompagnare le persone, seppur con i miei limiti, nel rischio quotidiano di seguire la propria passione con una serietà tale da pretendere di poter vivere loro stessi e addirittura che possa permettere di vivere anche ai loro collaboratori. Non è nulla di diverso rispetto a quello che tutti i giorni io e mia moglie facciamo per la nostra famiglia. E l’aspetto in cui il mio lavoro mi sta aiutando di più nella mia vita è proprio questa tensione (che sul lavoro è praticamente un obbligo) alla curiosità e all’osservazione, perché perdersi una virgola è veramente un peccato. Mi sono reso conto anche, nel rapporto con i clienti (che nel mondo della connessione h24 tendono a ricercare, giustamente, la risposta istantanea), che quando riusciamo a condividere lo scopo di affrontare il problema ponendo attenzione a non perderci nulla, l’urgenza lascia spazio al tempo giusto perché questo possa accadere.

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